Tutto nasce da una domanda.
Una domanda fatta da alcuni bambini di una scuola dell’infanzia…
Ma chi erano i Cantastorie?
"Tanto tempo fa, fin dai tempi antichi, ma tanto antichi, metà ottocento, c’erano personaggi misteriosi che vivevano viaggiando per il mondo, saltimbanchi, poeti, musicisti, clown… Portavano con se la storia; la storia dei grandi personaggi , la storia della gente comune, portavano con se drammi, drammini, drammoni, storie felici e feliciose, storie immaginarie di cavalieri, fate, fatesse e fattucchiere e qualche mariuolo, malfattore e assa…assa assassino….
Piazze, piazzine, piazzone, strade, stradine, stradone, vie, viette, carrugi e campielli e mercati dove c’era tanta, ma tanta gente. Uomini magri e uomini grassi, uomini alti, bassi e piccolini come tanti bambini, c’erano donne con lunghi capelli e con grandi
cappelli…c’erano belli e c’erano brutti, c’erano vecchi e vecchioni con i loro bastoni, c’erano mamme, mammine, maestre e bidelle …
E la gente piangeva o rideva a crepapelle ascoltando le vicende del cantastorie…"
…e così comincia il gioco!
Un gioco fatto di cappelli e travestimenti, un gioco fatto di canti e balli, un gioco fatto di narrazione e movimento, il gioco di un teatro libero, un gioco fatto per tutti!
In scena una bicicletta e tanta fantasia…
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