L’idea di base di “TEATRIAMOCI” è quella di offrire, in un unico progetto, diversi laboratori diversificati in relazione alle fasce di età; crediamo che la scuola debba dare più importanza alle diverse discipline artistiche, le quali contribuiscono al migliore sviluppo dei ragazzi.
In questo nuovo progetto si è pensato di affiancare la musica al teatro e questo si è reso possibile grazie alla collaborazione con il musicista Roberto Seccamani.
Fare teatro e musica comporta l’utilizzo della globalità delle facoltà umane: la necessità di comporre organicamente gesto, movimento, parola, musicalità.
Ciò coinvolge interamente l’individuo nelle proprie potenzialità psico - fisiche, permette di recuperare capacità già presenti in ogni persona, quali: la capacità di sentirsi, di ricordare, di immaginare, di scoprire la propria musicalità e di porsi in rapporto con gli altri.
Oggi, i bambini - circondati da stimoli espressivi sempre più complessi - sono spesso inibiti ed impacciati nella gestione delle proprie possibilità interpersonali hanno difficoltà a ritrovare le radici della comunicazione viva offerta nel rapporto con l’Altro, nella dimensione dell’oralità.
Riconoscendone le grandi potenzialità pedagogiche, il nostro laboratorio vuole offrire un “pretesto”, un’occasione in più per comunicare, per esprimere, per capire e conoscere se stessi maturando liberamente il proprio rapporto con il mondo.
METODOLOGIA - comune a tutti i laboratori
La parola “metodo” andrà intesa come “cammino”.
Parlare di metodo di intervento per scoprire la propria musicalità ed espressività ha il significato di intraprendere un cammino attraverso la relazione, dove l’esperienza (verbale e non verbale) diventa momento fondamentale del comunicare e dell’apprendere.
Un cammino dunque che produce conoscenza di sé, conoscenza dell’altro e conoscenza della realtà.
Le varie attività di carattere musicale e teatrale che vengono proposte con l’attivazione del presente progetto prevederanno, metodologicamente, di ottemperare i seguenti requisiti:
la “messa in situazione” immediata, con la proposta degli esercizi
“l’imitazione” da parte del gruppo e del singolo bambino di ogni proposta che viene offerta per stimolare la memorizzazione
la richiesta della “esecuzione”; tutti insieme o singolarmente, con linguaggi espressivi diversificati, come momento di verifica, dell’apprendimento o per sapere quali diverse strategie di azione si devono approntare per ottenere il coinvolgimento di ognuno
“l’improvvisazione, la spontaneità, la creatività” andranno sempre sostenute e stimolate e il conduttore troverà i sistemi più adatti per attivare la giusta motivazione affinché sia sempre viva la personale creatività
il “rispetto delle regole” quali l’attesa del proprio turno, il saper stabilire un prima e un dopo, il sapersi esprimere da soli o con gli altri, il sapersi adeguare alle regole espresse dalla simulazione del gioco perché tali regole siano poi rispettate anche in altre circostanze della vita
“l’integrazione” favorendo i più deboli del gruppo alla loro partecipazione per ottenere un risultato finale, anche perseguendo una “ integrazione psico-senso-motoria”
la “riflessione” su quanto avvenuto, sollecitando l’esplicitazione dove sarà possibile, nella convinzione che l’apprendimento deve sempre essere sostenuto dalla riflessione, prevedendo eventuali momenti di verifica con le insegnanti.
- stimolare la creatività attraverso il gioco, il movimento e l’osservazione
scoperta delle proprie potenzialità
canalizzazione sentimenti e stati d’animo
scoperta della propria musicalità come mezzo di espressione interpersonale utilizzando: voce, ritmo, movimento e adatta strumentazione
integrazione di ogni bambino nel gruppo di appartenenza nella società in cui vive e nell’ambiente che lo circonda.
ATTIVITÀ’ - comune a tutti i laboratori
Gli incontri saranno strutturati con fasi ritualizzate: accoglienza - laboratorio - congedo. Quest’ultimo importante poiché si lascerà spazio alla rielaborazione del vissuto in forme varie (verbale, pittorica, etc) permettendo ad ognuno di ritrovare la sua dimensione emotiva.
Al termine di ciascun laboratorio sarà organizzata una “festaspettacolo” in cui verranno presentati i lavori dei bambini con l’obiettivo di comunicare all’esterno e dare visibilità all’esperienza teatrale vissuta.
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