giovedì 23 agosto 2007

"Il cappello senza testa… il canto del cantastorie"

Tutto nasce da una domanda.
Una domanda fatta da alcuni bambini di una scuola dell’infanzia…
Ma chi erano i Cantastorie?
"Tanto tempo fa, fin dai tempi antichi, ma tanto antichi, metà ottocento, c’erano personaggi misteriosi che vivevano viaggiando per il mondo, saltimbanchi, poeti, musicisti, clown… Portavano con se la storia; la storia dei grandi personaggi , la storia della gente comune, portavano con se drammi, drammini, drammoni, storie felici e feliciose, storie immaginarie di cavalieri, fate, fatesse e fattucchiere e qualche mariuolo, malfattore e assa…assa assassino….
Piazze, piazzine, piazzone, strade, stradine, stradone, vie, viette, carrugi e campielli e mercati dove c’era tanta, ma tanta gente. Uomini magri e uomini grassi, uomini alti, bassi e piccolini come tanti bambini, c’erano donne con lunghi capelli e con grandi
cappelli…c’erano belli e c’erano brutti, c’erano vecchi e vecchioni con i loro bastoni, c’erano mamme, mammine, maestre e bidelle …
E la gente piangeva o rideva a crepapelle ascoltando le vicende del cantastorie…"
…e così comincia il gioco!
Un gioco fatto di cappelli e travestimenti, un gioco fatto di canti e balli, un gioco fatto di narrazione e movimento, il gioco di un teatro libero, un gioco fatto per tutti!
In scena una bicicletta e tanta fantasia…







"Alla scoperta della musicalità"


"Alla scoperta della musicalità"

Conduttore delle esperienze: Roberto Seccamani, musicista diplomato presso il Musicians Institute di Los Angeles e specializzato in Musicoterapia al corso biennale presso il C.E.M.B. centro educazione musicale di base di Milano e con percorsi formativi come indicato nel curriculum (presente nel blog).

PROGETTO
per la conduzione di un corso di:
"Scoperta della musicalità"


Descrizione:

il progetto tende a scoprire e mettere in risalto la musicalità presente in ogni individuo, assecondando la creatività ed indirizzando la produzione esterna con strumenti musicali, la voce e il corpo.

Finalità:
oltre alla scoperta della musicalità interna il progetto si propone di coordinare e fare interagire la propria musicalità con quella degli altri componenti il gruppo.
Obiettivi:
sono da ritenersi conseguibili in tempi medio lunghi e da ricercarsi nei seguenti punti:
scoperta della propria musicalità come mezzo di espressione e comunicazione interpersonale utilizzando: suono, voce, ritmo, movimento, e adatta strumentazione.
integrazione di ogni bambino o portatore di handicap nel gruppo di appartenenza, nella società in cui vive e nell'ambiente che lo circonda.
attraverso la produzione musicale dare senso e importanza all'aspetto comportamentale, di adattamento e di accettazione delle regole sociali.
I suddetti obbiettivi sono considerati non solo sotto l'aspetto musicale ma collegabili ad un più ampio piano educativo.
Metodologia:
la parola "metodo" andrà intesa come "cammino". Parlare di metodo di intervento per scoprire la propria musicalità, ha il significato di intraprendere un cammino attraverso la relazione, dove l'esperienza non verbale diventa momento fondamentale del comunicare e dell'apprendere. Un cammino dunque che produce conoscenza di sè, conoscenza dell'altro e conoscenza della realtà. Le varie attività di carattere musicale che vengono proposte con l'attivazione del presente progetto prevederanno, metodologicamente, di ottemperare i seguenti requisiti:
Tecniche:
a ricerca, l'esternazione e l'accettazione della "identità sonora individuale" (in linguaggio musicoterapeutico chiamata ISO) ricercata su ogni bambino. La messa in comune di ogni ISO per arrivare a definire e costituire l'ISO di gruppo, quello gestaltico e quello complementare per rispettarli nella conduzione delle attività sonoro musicali.
è previsto l'uso di "tecniche compositive" che rappresentano un sistema di organizzazione delle espressività sonoro - ritmico - motorie che, generate all'interno di ognuno, dovranno essere esternate e condivise con gli altri per essere conservate in "partiture estemporanee" per poterle poi utilizzare anche in tempi, spazi e circostanze diverse. Ciò consentirà di intraprendere dei passi che potranno portare ad una più precisa e puntuale scrittura segnica o coloristica che collega il segno al suono con la conseguente lettura e interpretazione.
la tecnica "dell'uso del proprio corpo" consapevolizzato "nei movimenti ritmici" usato con la finalità di migliorare la capacità d'apprendimento. "Apprendere" vuol dire infatti avere delle esperienze di vita circuitanti tra corpo - mente - corpo con la realtà circostante per dare la possibilità di vivere queste esperienze globalmente.
la tecnica dell'esternazione, della produzione e della conservazione della "traccia di sè" che all'interno viene portata all'esterno come pure il procedimento inverso (scegliere all'esterno quanto è affine alla propria personalità per farlo proprio) attraverso il suono, la voce, il ritmo, il movimento o linguaggi espressivi alternativi, "per lavorare sulla loro integrazione in un approccio globale"

Musica:

la musica sarà usata, per ottemperare alle finalità di questo progetto nei suoi aspetti:
· vocali
· ritmici
· spaziali
· temporali
· energetici
utilizzando le possibilità di esternare la personale creatività sonora anche attraverso sussidi e strumenti appartenenti allo strumentario Orff Su questi principi si strutturerà una organizzazione del suono che rispetti il senso estetico, passando in prima istanza dalla conoscenza della individuale possibilità di intervento, delle individuali autonomie, delle risposte alle sollecitazioni date, delle possibilità di poter memorizzare o utilizzare voce, strumenti, movimenti.

Musica per:

· scoprire la propria musicalità
· saperla armonizzare per unirla agli altri
· migliorare l'espressività e la comunicazione
· favorire la condivisione e la gratificazione di un prodotto costruito individualmente o dal gruppo
Contenuti

Con il termine "musica " si intende l'utilizzo della stessa con aspetti diversificati:

1. Musica come gioco: gioco esercizio, gioco di imitazione, gioco simbolico, gioco di regole (vedi Piaget) realizzati in varie dimensioni e con tanti materiali sonori.
2. Musica come fabbricazione: attività che tende a realizzare una produzione; dagli strumenti musicali che potranno essere costruiti alla composizione musicale in partiture grafico - pittorico - coloristiche.

3. Musica come espressione: e rappresentato dallo star bene insieme raggiungendo un clima e un'atmosfera che esprime e realizza il gruppo sia tramite la produzione sonora che l'ascolto.

4. Musica come comunicazione: usare i suoni, la vocalità per entrare in rapporto con gli altri e per costruire storie sonore, scene, mimi, canzoni, sound, gestualità, danze con un incontro con gli altri diversi da se.

5. Musica come ricerca: osservare e riflettere come e perché si producono i suoni, la loro esplorazione per indagarne le nature e le possibilità, smontando e rimontando una produzione sonora.

6. Musica come dialogo sonoro: comunicazione sonora attraverso l'uso espressivo del suono per la ricerca dell'identità sonora individuale, di gruppo; da eseguirsi con le tecniche del rispecchiamento, dell'alternanza, della proposta e risposta, dell'unione, dell'uguaglianza e della differenza.

7. Musica come stimolo di comportamenti: a seconda degli obiettivi che si vogliono perseguire, le musica servirà per eccitare, stimolare, prolungare o vicariare i sensi, oppure rilassare, imparando ad usare autonomamente e consapevolmente gli stimoli sonori.

8. Musica come traduzione in altri linguaggi espressivi: la musica sarà l'idea sulla quale far scaturire una drammatizzazione, una coreografia, una composizione narrativa, grafico - pittorica o coloristica.




Angiolina Staffiere

Angiolina Staffiere

Dal 1997 sono uno dei componenti del gruppo teatrale Stranomiscuglio
Teatro Barbieri, via Parini, 3/b Vercelli.
Il gruppo è attivo sul territorio piemontese, sia per la produzione e messa in scena
di spettacoli, che per l’organizzazione della rassegna "il teatro del cuore".


Gli spettacoli:
"le strade di polvere", liberamente tratto dal romanzo di Rosetta Loy,
regia di Massimiliano Giacometti

"..a casa per il camino", libreramente tratto da opere di Primo Levi ,di A.Bravo
e D.Jalla, regia di Massimiliano Giacometti

" dall’alba al tramonto..se otto ore" di Barbara Costamagna, regia di Massimiliano Giacometti

"la crociata dei bambini" di Marcell Schowb, regia Barbara Costamagna;
"diari" di Barbara Costamagna, regia Massimiliano Giacometti

"Lalla Romano, lettura di una immagine", liberamente tratto da opere di Lalla Romano, regia di Massimiliano Giacometti

"Teppisti" di Giuseppe Manfridi, regia Massimiliano Giacometti.

Dal 1999 al 2002 ho collaborato con l’associazione culturale "L’altra Eva" di Oleggio, per lo spettacolo" L’altra faccia della luna".Testo e regia di Aquilino

Nel 2000, con il gruppo Cantosociale di Cassolnovo (Pv), ho preso parte alla
allo spettacolo/concerto "Strrracci".

Stages
1997 laboratorio teatrale condotto da Antonia Spaliviero – Laboratorio teatro settimo

2000 Homo ludens – laboratorio teatrale condotto da Bruno Macaro e Lucilla Giagnoni
Codice Atlantico – studi e progetti per il teatro

2001 Homo ludens - laboratorio teatrale condotto da Bruno Macaro e Lucilla Giagnoni
Codice Atlantico – studi e progetti per il teatro

2002 Laboratorio su "Sei personaggi in cerca d’autore" di L. Pirandello -
condotto da Serena Sinigallia – Atir – Milano

2003 Laboratorio sulla narrazione condotto da Marco Baliani – Galleria Toledo
Napoli – Laboratorio su "Le Troiane" di Euripide condotto da S. Sinigallia – Atir –
Milano

Laboratorio sulla narrazione condotto da Laura Curino
Conduco laboratori teatrali nelle scuole materne, elementari e medie:

2003/2004 Laboratorio interculturale "Mescolandia"
Coop. Elios _ Novara
Laboratori teatrali Stranomiscuglio
- Scuola Media Avogadro – Vercelli
- Scuola Materna Collodi - Vercelli
- Scuola Materna Andersen - Vercelli

2002/2003 Laboratorio Codice Atlantico
scuola elementare "Don Ponzetto" di Novara
Laboratorio "ma che paura"
scuola elementari "Rodari" di Vercelli

2001/2002 Laboratorio "il teatro e le ombre"
scuole elementari "G.Carducci" e " Rosa Stampa" di Vercelli

2000/2001 Laboratorio "corpo e colore"
scuola materna "Collodi", Vercelli

1999/2000 Laboratorio "Il teatro e le ombre"
scuola elementare "G.Rodari", Vercelli

1998/1999 Laboratorio "Il Gioco"
Scuola media "L.Ossola", Novara

Animazione e spettacoli per i più piccoli:

Che cosa c’era una volta
Liberamente tratto dalla Breve storia del mondo di
E. Gombrich

Rassegna del Teatro dell’Angolo
"1, 2, 3,…stella" bambini a teatro ideazione e coordinamento del progetto
Gruppo teatrale stranomiscuglio – Città di Vercelli Assessorato alle politiche culturali e scolastiche.
"ma che..pauraaa!!!" testo di B. Costamagna , regia Alessandro Tinelli

2002/2001 animatrice per i piccoli c/o Carrefour

2000 animatrice al Salone internazionale del giocattolo – Fieramilano - Mi .

Organizzazione e relazioni pubbliche
Quale membro delle Associazioni Ar.te.s - Torino e M.ar.te . – Novara, ho svilupppato capacità organizzative e relazionali organizzando le seguenti manifestazioni con il patrocinio del Comune di Novara / Assessorato al Commercio
"Caccia al tesoro e scopri la città"
" festa d’autunno " 1° e 2° edizione
"I colori del Natale"
Organizzazione per conto della Ass. Centro Italiano Musica Antica - Roma –
della rassegna "I Concerti della Rocca Borromea" con il patrocinio del Comune di Arona.

Coltivo da molti anni la passione per il canto

Sono laureata presso l’Università Statale di Milano in Giurisprudenza












Perchè fare laboratori

MOTIVAZIONI
L’idea di base di “TEATRIAMOCI” è quella di offrire, in un unico progetto, diversi laboratori diversificati in relazione alle fasce di età; crediamo che la scuola debba dare più importanza alle diverse discipline artistiche, le quali contribuiscono al migliore sviluppo dei ragazzi.

In questo nuovo progetto si è pensato di affiancare la musica al teatro e questo si è reso possibile grazie alla collaborazione con il musicista Roberto Seccamani.

Fare teatro e musica comporta l’utilizzo della globalità delle facoltà umane: la necessità di comporre organicamente gesto, movimento, parola, musicalità.

Ciò coinvolge interamente l’individuo nelle proprie potenzialità psico - fisiche, permette di recuperare capacità già presenti in ogni persona, quali: la capacità di sentirsi, di ricordare, di immaginare, di scoprire la propria musicalità e di porsi in rapporto con gli altri.

Oggi, i bambini - circondati da stimoli espressivi sempre più complessi - sono spesso inibiti ed impacciati nella gestione delle proprie possibilità interpersonali hanno difficoltà a ritrovare le radici della comunicazione viva offerta nel rapporto con l’Altro, nella dimensione dell’oralità.

Riconoscendone le grandi potenzialità pedagogiche, il nostro laboratorio vuole offrire un “pretesto”, un’occasione in più per comunicare, per esprimere, per capire e conoscere se stessi maturando liberamente il proprio rapporto con il mondo.

METODOLOGIA - comune a tutti i laboratori
La parola “metodo” andrà intesa come “cammino”.
Parlare di metodo di intervento per scoprire la propria musicalità ed espressività ha il significato di intraprendere un cammino attraverso la relazione, dove l’esperienza (verbale e non verbale) diventa momento fondamentale del comunicare e dell’apprendere.
Un cammino dunque che produce conoscenza di sé, conoscenza dell’altro e conoscenza della realtà.
Le varie attività di carattere musicale e teatrale che vengono proposte con l’attivazione del presente progetto prevederanno, metodologicamente, di ottemperare i seguenti requisiti:

  1. la “messa in situazione” immediata, con la proposta degli esercizi

  2. “l’imitazione” da parte del gruppo e del singolo bambino di ogni proposta che viene offerta per stimolare la memorizzazione

  3. la richiesta della “esecuzione”; tutti insieme o singolarmente, con linguaggi espressivi diversificati, come momento di verifica, dell’apprendimento o per sapere quali diverse strategie di azione si devono approntare per ottenere il coinvolgimento di ognuno

  4. “l’improvvisazione, la spontaneità, la creatività” andranno sempre sostenute e stimolate e il conduttore troverà i sistemi più adatti per attivare la giusta motivazione affinché sia sempre viva la personale creatività

  5. il “rispetto delle regole” quali l’attesa del proprio turno, il saper stabilire un prima e un dopo, il sapersi esprimere da soli o con gli altri, il sapersi adeguare alle regole espresse dalla simulazione del gioco perché tali regole siano poi rispettate anche in altre circostanze della vita

  6. “l’integrazione” favorendo i più deboli del gruppo alla loro partecipazione per ottenere un risultato finale, anche perseguendo una “ integrazione psico-senso-motoria”

  7. la “riflessione” su quanto avvenuto, sollecitando l’esplicitazione dove sarà possibile, nella convinzione che l’apprendimento deve sempre essere sostenuto dalla riflessione, prevedendo eventuali momenti di verifica con le insegnanti.

OBIETTIVI - comuni a tutti i laboratori
  • stimolare la creatività attraverso il gioco, il movimento e l’osservazione
  • scoperta delle proprie potenzialità

  • canalizzazione sentimenti e stati d’animo

  • scoperta della propria musicalità come mezzo di espressione interpersonale utilizzando: voce, ritmo, movimento e adatta strumentazione

  • integrazione di ogni bambino nel gruppo di appartenenza nella società in cui vive e nell’ambiente che lo circonda.

ATTIVITÀ’ - comune a tutti i laboratori
Gli incontri saranno strutturati con fasi ritualizzate: accoglienza - laboratorio - congedo. Quest’ultimo importante poiché si lascerà spazio alla rielaborazione del vissuto in forme varie (verbale, pittorica, etc) permettendo ad ognuno di ritrovare la sua dimensione emotiva.
Al termine di ciascun laboratorio sarà organizzata una “festaspettacolo” in cui verranno presentati i lavori dei bambini con l’obiettivo di comunicare all’esterno e dare visibilità all’esperienza teatrale vissuta.

mercoledì 22 agosto 2007

Contatti

Per Contatti e informazioni:
Roberto Seccamani tel. 349 - 3113633
Barbara Truffa tel. 349 - 6912752
e.mail. Tekamu@gmail.com

Chi siamo

L’associazione culturale Tekamù (teatro, canto, musica) nasce nel 2005 dall’incontro di un musicista e musicoterapista Roberto Seccamani, una cantante Angiolina Staffiere e un’attrice Barbara Truffa con il proposito di diffondere il Teatro, il Canto e la Musica, con concerti, spettacoli teatrali e laboratori.